stampante multifunzione ecotec

Scopri perché un nostro cliente del settore aerospaziale ha fatto un upgrade alla sua stampante multifunzione, ne ha aggiunta un’altra, e ha rivoluzionato lo smaltimento dei toner dopo 5 anni di noleggio operativo


Se vuoi sostituire la tua stampante multifunzione con un modello più performante alla fine del periodo di noleggio, troverai interessante questo articolo.

E dovresti leggerlo anche se pensi che lo smaltimento dei toner delle stampanti multifunzione sia una “cosa da niente”, visto che si rischiano decine di migliaia di euro di multe… e il penale.

Questo breve caso studio dimostra come 5 anni di buon noleggio di una stampante multifunzione hanno convinto il cliente a “investire” nel suo parco stampanti e nello smaltimento corretto delle attrezzature.

E vedrai anche perché si è convinto a spendere di più.

In particolare, dovresti leggere il caso studio di Temis per tre motivi: 

  1. Se sei Responsabile Amministrativo o un IT che deve gestire il parco stampanti, e non hai molto tempo da dedicarci
  1. Se vuoi farti guidare per scegliere le attrezzature, e non ti interessa perderti in questioni di pochi spicci
  1. Se sei convinto che un’azienda in forte crescita dovrebbe essere perfettamente in regola con le norme in materia ambientale


Andiamo con ordine. 


Temis Srl è un nostro cliente, il cui contratto di noleggio operativo della stampante multifunzione era in scadenza dopo 5 anni.

Di cosa si occupa l’azienda?

Temis – che ha sede a Corbetta, vicino a Milano – un’azienda che produce componenti per il settore aerospaziale.

Di recente è entrata a far parte del Gruppo Avio, uno dei leader europei nella produzione di veicoli lanciatori spaziali e sistemi di propulsione


Il settore “particolare” non è un dettaglio, e tra poco ti spiego perché.

Ad ogni modo, allo scadere del contratto quinquennale per la loro stampante multifunzione, abbiamo chiamato il nostro referente (la Responsabile Amministrativa) e fissato un appuntamento per scambiare due chiacchiere.


E abbiamo scoperto una cosa che ci ha fatto piacere:

Nonostante l’acquisizione, Temis voleva continuare ad affidarci le sue stampanti multifunzione

Questo non è scontato, perché spesso un’acquisizione e un ingresso in un gruppo di aziende più grande… porta a sostituire molti dei fornitori.

Ma è successo l’esatto opposto.

L’appuntamento con la Responsabile Amministrativa di Temis è stato molto motivante, e ci ha mostrato i nuovi uffici risultato dell’ampliamento successivo all’acquisizione

Il feeling era dei migliori: una manager molto impegnata con un’azienda in crescita che predilige – per la gestione di una “commodity” – chi è in grado di erogare un servizio di qualità.

E posso dare anche ragione, visto che in 5 anni abbiamo sempre servito l’azienda al meglio delle nostre possibilità.

Questo paga!

Oltre alla sostituzione della stampante multifunzione “principale” con un modello più performante, vista l’espansione del loro magazzino, …

… l’azienda di ha richiesto una macchina che potesse eseguire scansioni , scan to email e stampe veloci.

Doveva sostituire un’apparecchiatura ormai obsoleta, che aveva costi elevatissimi in toner.

La cosa bella, è che ho avuto l’occasione di parlare con il “diretto interessato”:

La responsabile amministrativa mi ha presentato a Roberto Rudoni, Responsabile dei Servizi Generali, che aveva richiesto la nuova macchina per il magazzino.

Ci siamo accertati delle sue esigenze, e ho mostrato a Roberto la stampante multifunzione (che avevo già pensato per loro).

Dopo il suo ok, ho presentato alla manager la nostra offerta – ben più alta visto l’upgrade e la nuova macchina – che non è stata oggetto di trattativa.  

Le esigenze dell’azienda erano proseguire una collaborazione con chi gli dava la certezza di ricevere il servizio di assistenza professionale, risolutivo e veloce.

Quindi

Che stampanti multifunzione abbiamo installato?

La loro “vecchia” Kyocera 2552 è stata sostituita da una stampante multifunzione ben più moderna, più performante, con qualità e affidabilità migliorate, e meno onerosa per i consumi: Ricoh IM C2000.

(se sei curioso, qui ti dico perché non abbiamo sempre avuto solo Ricoh)

E per quanto riguarda il magazzino, gli abbiamo affidato una nuovissima serie IM350 A4 che stampa in bianco nero, con scansioni veloci – a colori – in fronte retro, una velocità di stampa da 30 pagine al minuto ed un costo pagina molto economico.


Fino a qui potrebbe sembrare che sia andato tutto bene.

Eppure abbiamo dovuto aggirare un problema che NON si poteva risolvere.

Nel momento dell’installazione del driver di rete,

Temis ci ha avvisato che le nuove stampanti multifunzione non si potevano installare sul server condiviso 

L’azienda lavora con documentazione delicata che riguarda tecnologie altrettanto delicate, che devono contribuire a portare attrezzature costosissime…

… nello spazio!

Per questo motivo la loro rete informatica è molto rigida per ragioni di sicurezza. 

Questa problematica – inesistente per la maggior parte delle aziende – ha dovuto essere risolta in modo radicale:

Abbiamo installato il driver della stampante in locale, direttamente sui PC.

(il driver in locale è una connessione diretta tra PC e stampante, che bypassa il server)

Con l’aiuto del programma di Ricoh per l’installazione del driver in rete, siamo riusciti a velocizzare l’installazione del driver su PC.

E in più, 

Vista la documentazione sensibile, abbiamo proposto anche l’inserimento della stampa riservata tramite codice 

L’utilizzatore quando deve stampare dal suo PC, invia il segnale alla stampante multifunzione, la quale “attende” l’utente.

Il documento viene prodotto SOLO quando la persona che ha lanciato la stampa inserisce il suo codice per la stampa riservata.

Vista la disponibilità e la sensibilità del cliente, verso la fine dell’installazione mi è venuta spontanea una domanda.

Ho chiesto:

Come smaltite i toner delle vostre stampanti? 


L’azienda ci ha riferito che smaltiva i toner secondo le regole del proprio comune, ma alla domanda se il servizio di smaltimento fosse certificato, ha risposto di no.

Nonostante l’azienda smaltisse correttamente i toner, mancava un “piccolo” certificato…

… che poteva causare all’azienda sanzioni da €2.600 fino a €26.000, con la possibilità per gli Amministratori di essere perseguiti penalmente!

Questo è un rischio che è assurdo correre, in particolare per aziende come Temis, che sono soggette anche ad un bilancio sociale e di sostenibilità.

Mi hanno chiesto come potevano “mettersi al passo”, e non hanno pensato due volte ad affidare la pratica ad Ecotec.

Abbiamo sistemato questo capitolo a costo quasi zero: 35 euro di pratica (registrazione e attivazione del servizio ad Interzero) + 80 euro per ogni ritiro di una speciale “box” in cui l’azienda ripone i toner esauriti. Cifra che quindi non è necessariamente annuale. 

(se ti interessa approfondire il tema dello smaltimento, leggi qui come non fare errori)

E visto che eravamo “in argomento”, questa volta è stata l’azienda a farci una domanda su una questione che non riuscivano a risolvere, vista la complessità delle normative.

L’azienda non sapeva come smaltire due vecchie stampanti nella maniera più corretta


Ecotec non si occupa di smaltimento, ma per un cliente così disponibile facciamo volentieri un passo in più.

Le loro apparecchiature sono state smaltite tramite il nostro partner specializzato Interzero

Insomma, è stato veramente un piacere continuare a lavorare per questo cliente.

Il buon lavoro ha “prodotto” un interlocutore che non era concentrato solo sul prezzo e sullo spendere meno a tutti i costi, ma sulla qualità. 


Questa è la recensione su Google:

recensione stampante multifunzione

Mi auguro che questo breve caso studio ti sia stato utile.

Se desideri metterti in contatto con Ecotec per saperne di più, compila il form qui sotto e ci metteremo in contatto con te molto velocemente.

A presto,

Walter Paccagnella
CEO Ecotec

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