Fare la fotocopia di un documento fa parte ormai delle attività di tutti i giorni.
Vi siete però mai chiesti “chi ha inventato la fotocopiatrice?”…

La vera e propria invenzione delle fotocopiatrici, antenate di quelle che conosciamo ora, risale soltanto al XX secolo grazie alle mani dell’inventore e avvocato di New York Chester Carlson.
Prima di questa invenzione, per poter ottenere una copia o una trascrizione di un atto per esempio, bisognava ancora fare affidamento sulla carta carbone.

Ma non è tutto…
Nonostante la carta carbone fosse un primo piccolo passo verso il progresso  in questo settore, la maggior parte dei documenti o atti venivano ancora trascritti a mano, sprecando sicuramente risorse, tempo ed energie.

L’invenzione!

1800. James Watt inventò un dispositivo portatile per poter fare copie di documenti cartacei.
Ecco, questo è il primo vero tentativo da parte dell’uomo di creare una macchina copiatrice.

Ovviamente era la prima invenzione e come tale, non ottenne un successo significativo anzi, James Watt fu deriso, soprattutto per i lunghi tempi di attesa per l’asciugatura dell’inchiostro, per non parlare degli altissimi costi sia di produzione che manutenzione di una macchina simile.

Attenzione però, come dicevamo prima, l’invenzione della fotocopiatrice, simile o per lo meno la base di come la conosciamo oggi, risale al 1938.

Pensate, tutto come sempre, nacque da un problema da risolvere.
Nacque tutto da un forte bisogno.

Chester Carlson era un impiegato che lavorava all’ufficio brevetti a New York.
Stanco di dover trascrivere manualmente tutte le migliaia di copie di brevetti, colpito da una forte miopia e bloccato da una sempre più grave artrite paralizzante, decise che doveva migliorare e migliorarsi partendo dal trovare una soluzione per il suo lavoro.
Studiò le basi della fotografia e della fotoconducibilità, con l’idea di copiare e riprodurre tutti i tipi di documenti cartacei, proprio come facciamo oggi.

Carlson però capì di non poter fare tutto da solo, infatti iniziò a collaborare con l’amico e scienziato elettrotecnico Otto Kornei.
Insieme utilizzarono come laboratorio la loro cucina ed in pochi anni elaborarono un modello funzionante di fotocopiatrice.

Pensate che per eseguire la prima fotocopia fu utilizzata una lastra di zinco ricoperta di zolfo.
Prima di procedere all’esperimento, Kornei e Carlson, oscurarono totalmente la stanza e solo dopo aver strofinato lo zolfo su un fazzoletto per dargli una carica elettrostatica, iniziarono.

Fu così posto un vetrino in cima allo zolfo che illuminato da un’intensa luce per alcuni secondi e successivamente rimosso il vetrino, fu ottenuta l’immagine speculare desiderata.

Questo processo di copiatura fu denominato “elettrofotografia”.

10-22-38 Astoria” questa la scritta che riporta la prima fotocopia.
Indica la data e il quartiere di New York in cui fu realizzata.

Ovviamente il progetto era ancora in fase embrionale e i due inventori erano coscienti che per ottenere sempre più risultati servivano tanti soldi.
A fronte di ciò cercarono aziende pronte ad investire nella loro idea ma nulla, non trovarono braccia aperte pronte ad accogliere e sviluppare l’idea.

Nel 1944 però la Battelle Memorial Institute, associazione no-profit che lavora nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico, investì nel progetto e di seguito nel 1947 la Haloid, azienda produttrice di carta, acquisì la licenza per sviluppare le fotocopiatrici.

Nonostante questi strumenti fossero giunti ad un discreto livello, il funzionamento delle macchine non era sufficiente.
Per una singola copia bisognava attendere 45 secondi e i sistemi erano soliti incepparsi quando la produzione di copie superava le dieci.

Così i primi modelli di fotocopiatrici furono introdotte sul mercato nel 1949 e quando nel 1959, dieci anni dopo quindi, furono messe sul mercato le prime macchine completamente automatizzate.
Così la Xerox (Ex. Haloid) arrivò a fatturare circa 60 milioni di dollari nel 1961 e nel 1965 toccò quota 500 milioni di fatturato.

Ciò fu l’indicatore ed il segno che questa nuova frontiera era ormai un mercato affermato e in crescita.
Ovviamente le prime copie oltre a non avere un’alta qualità, potevano essere solo di colore nero fino al 1968 dove il mercato vide il debutto delle fotocopiatrici a colori.

Di seguito  nel 1973 Canon introdusse il primo modello di fotocopiatrice elettrostatica, che oltre alla possibilità di fotocopiare a colori era una delle prime macchine che copia ad una qualità molto più alta rispetto al passato.

Ricoh. Il meglio che c’è!

“Love your neighbour”
“Love your country”
“Love your work”

Tokyo. 6 febbraio 1936, mosso da queste frasi Kiyoshi Ichimura fonda Ricoh.
Dal giorno della sua fondazione Ricoh si è sempre contraddistinta per le sue idee creative.

A partire dal fondatore che ha costruito attorno a sé un team eccezionale sin da subito.
Fatto di pensatori che non si limitavano a ciò che già esisteva ma hanno immaginato un mondo in cui documenti e il cartaceo potessero essere riprodotti fedelmente.
Ricoh ha fatto di questo la sua mission e ha trasformato questa visione delle cose in realtà grazie all’unione tra la tecnologia, le idee, la progettazione e la produzione con un livello di eccellenza senza precedenti.

Stampanti, fotocopiatrici e fax Ricoh sono sempre stati all’avanguardia in tutto il mondo ma non solo.
Ormai tutti i prodotti Ricoh sono tra i migliori nel settore.

Dalle lavagne interattive ai servizi di gestione documentale è riconosciuta come un caposaldo di tutto ciò che riguarda strumenti o servizi per uffici e aziende.

Ma Ricoh non è all’avanguardia solo nel settore delle stampanti multifunzione, o delle lavagne interattive .

E’ un’azienda che qualsiasi passo muove, lo fa con uno sguardo al futuro.
Da anni progetta prodotti e servizi su misura per tutte le realtà garantendo vantaggi competitivi e dando una nuova vita alle aziende consolidate e tradizionali con sistemi di cloud computing per esempio, o con innovazioni tecnologiche come i nuovi metodi di condivisione delle informazioni.

Ma non finisce qui!
Ricoh promuove in tutti i modi la sostenibilità. Cerca sempre di fare sempre la sua parte.
Vuole essere un’azienda per cui tutti i dipendenti siano orgogliosi di lavorare.

Cerca sempre di incoraggiare una crescita sostenibile ovunque sia possibile.
Ogni giorno, in ogni parte del mondo, Ricoh aiuta le persone a liberare dell’immaginazione per poter raggiungere uno stile di vita più produttivo, appagante e sostenibile.

Per questo noi di Ecotec siamo così orgogliosi di essere corporate partner di Ricoh.

Innanzitutto per i loro prodotti che come detto prima, sono i migliori in circolazione, ma anche perché, sapere di essere partner di un’azienda così all’avanguardia, attenta all’ambiente e al mondo che ci circonda e aperta all’immaginazione, non può che riempirci di orgoglio e soddisfazione.

Con Ricoh formiamo un “Dream Team”!
E tu? Fanne parte con noi!

Chiamaci 02.56814512 o scrivici contattaci@ecotecsrl.it .

Ti è piaciuto? Condividilo

Contattaci per un preventivo gratuito

Lascia un commento